Adduzione da C.E.R. al territorio in sinistra Reno

Una visione di sistema e attenta al risparmio idrico: questo l'approccio che ha caratterizzato la progettazione della Bonifica Renana per adeguare la disponibilità idrica bolognese alle attuali condizioni di cambiamento climatico e aumentare la capacità di resilienza del territorio.
L'intervento oggetto di finanziamento da parte del programma PSRN consiste nel completamento del progetto "Tubone", tramite il prolungamento del condotto di adduzione primaria dal C.E.R. finalizzato all’alimentazione del sistema idrico dell’alta pianura bolognese in sinistra del fiume Reno.
Il progetto della Renana si è classificato al primo posto nella graduatoria nazionale di finanziamento del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali nell'ambito del PSRN 2014-2020, misura 4 - sottomisura 4.3 - tipologia di operazione 4.3.1 "investimenti in infrastrutture irrigue", raggiungendo una particolare premialità per la quota di risparmio idrico connessa alla realizzazione dell'opera.
La condotta-ponte è stata dedicata all'ingegner Francesca Dallabetta, direttore dell'area tecnica della Bonifica Renana e prima donna ingegnere capo nel sistema nazionale delle Bonifiche, precocemente scomparsa nel 2024.
Descrizione e finalità dell'intervento
Il progetto si colloca nella pianura nord della città di Bologna e prevede un insieme di opere dislocate nei comuni di Castel Maggiore, Calderara di Reno, Bentivoglio e Bologna. L'intervento prevalente è localizzato a Castel Maggiore e riguarda la posa interrata del sistema di condotte e la realizzazione del tratto aereo, con condotta posata su ponte reticolare sul fiume Reno. Il progetto ha visto anche alcuni interventi di completamento che riguardano il sistema di condotte realizzato ex novo e le infrastrutture irrigue già esistenti.
Il completamento del "Tubone" permette di portare acqua di superficie proveniente dal Po, tramite il C.E.R., verso la sinistra Reno e verso quei distretti in destra che oin precedenza dipendevano esclusivamente dalla fonte Reno. Inoltre l’uso di distribuzione irrigua tramite tubazioni permette di ridurre le perdite e di conseguenza i prelievi alle fonti. La ricaduta di potenzialità idrica riguarda aree già incluse nel Piano di Classifica, per cui non c'è stato aumento della superficie irrigua.
La nuova disponibilità idrica in sinistra Reno è stata resa disponibile per le aree produttive agricole coinvolte, nelle quali si realizzano 4 produzioni DOP e IGP.
Il progetto inoltre porta con sé alcuni benefici ambientali, quali:
- riduzione del prelievo di acqua non rinnovabile da falda, tramite pozzi, con conseguente diminuzione del fattore principale che causa la subsidenza, fenomeno che, nella pianura a sinistra del Reno, vede una delle sue massime espressioni regionali;
- restituzione idrica contestuale al reticolo dei corsi d'acqua naturali per D.M.V. (Deflusso Minimo Vitale) e per esternalità urbane turistico-ricreative;
- maggiore disponibilità idrica al reticolo dei corsi d'acqua naturali, a servizio degli ecosistemi delle frange golenali e delle aree umide SIC-ZPS.
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Data di ultima modifica: 14/04/2025
Documenti allegati
P356/P Inquadramento idraulico e benefici ambientali | 14/04/2025 | (1705.54 KB) |